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Come funziona il fotovoltaico e l'accumulo: produzione e conservazione dell'energia solare

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06 luglio 2025 • 4 min lettura
Come funziona il fotovoltaico e l'accumulo: produzione e conservazione dell'energia solare

Negli ultimi anni il fotovoltaico è diventato una delle soluzioni più popolari e sostenibili per produrre energia elettrica in ambito domestico e industriale. L’abbinamento con sistemi di accumulo (battery storage) ha reso il tutto ancora più efficiente, permettendo una maggiore autonomia energetica. Ma come funziona davvero un impianto fotovoltaico con accumulo? Scopriamolo insieme in questo articolo completo.

1. Cos'è il fotovoltaico e come funziona

Il termine fotovoltaico si riferisce alla capacità di un materiale (tipicamente il silicio) di trasformare la luce del sole in elettricità. Questo processo prende il nome di effetto fotovoltaico ed è alla base del funzionamento dei pannelli solari.

1.1 I pannelli fotovoltaici

I pannelli, o moduli fotovoltaici, sono composti da celle di silicio che, esposte alla luce solare, generano una corrente elettrica continua (DC). Ogni modulo ha una potenza in Watt-picco (Wp) che rappresenta il massimo rendimento in condizioni ideali.

1.2 L'inverter

L'energia prodotta in corrente continua non è compatibile con gli elettrodomestici, che funzionano a corrente alternata (AC). Qui entra in gioco l’inverter, che trasforma l’energia DC in AC rendendola utilizzabile in casa o immettibile in rete.

1.3 Quanta energia produce un impianto?

La produzione dipende da vari fattori:

  • Potenza installata (es. 3 kWp, 6 kWp…)
  • Orientamento e inclinazione dei pannelli
  • Ombreggiamenti e condizioni atmosferiche
  • Posizione geografica

In media, in Italia un impianto da 3 kWp può produrre 3.500–4.200 kWh/anno.

2. L'accumulo: cosa significa e perché è utile

L’elettricità solare viene prodotta solo di giorno, ma gran parte del consumo energetico domestico avviene la sera e la notte. Per evitare di dover acquistare energia dalla rete in queste fasce orarie, si utilizzano i sistemi di accumulo.

2.1 Cos'è un sistema di accumulo

Si tratta di batterie, solitamente agli ioni di litio, che conservano l’energia prodotta in eccesso durante il giorno per renderla disponibile quando il sole non c’è.

Le batterie possono essere:

  • Accoppiate in corrente continua (DC-coupled): collegate direttamente ai pannelli.
  • Accoppiate in corrente alternata (AC-coupled): collegate a valle dell’inverter.

2.2 Come funziona un impianto con accumulo

Il ciclo giornaliero tipico è questo:

  1. Mattina/Mezzogiorno – I pannelli producono più energia di quella consumata: l’eccesso viene immagazzinato nella batteria.
  2. Pomeriggio/Sera – I pannelli producono meno o nulla, e la casa usa l’energia accumulata.
  3. Notte – Se la batteria si scarica completamente, l’energia viene prelevata dalla rete elettrica nazionale.

3. Vantaggi del fotovoltaico con accumulo

3.1 Risparmio in bolletta

Con l'autoconsumo e l'accumulo si può arrivare a coprire fino all’80-90% del fabbisogno energetico, riducendo drasticamente la spesa mensile.

3.2 Indipendenza energetica

Un impianto con accumulo rende la casa meno dipendente dalla rete elettrica, garantendo energia anche in caso di blackout (se dotato di funzione backup).

3.3 Sostenibilità ambientale

Utilizzare il sole come fonte energetica riduce le emissioni di CO₂ e l’impatto ambientale legato ai combustibili fossili.

3.4 Integrazione con altre tecnologie

L’energia accumulata può essere utilizzata anche per:

  • Ricaricare auto elettriche
  • Alimentare pompe di calore o impianti di climatizzazione
  • Ottimizzare consumi con domotica intelligente

4. Cosa serve per installare un impianto fotovoltaico con accumulo?

4.1 Studio preliminare

Serve un’analisi del tetto (esposizione, inclinazione, ombreggiamento) e dei consumi annuali. Questo determina la potenza ideale dell’impianto e la capacità della batteria.

4.2 Autorizzazioni e incentivi

In Italia, un impianto domestico fino a 20 kWp non richiede permessi complessi. Sono però necessari:

  • Comunicazione al GSE (Gestore Servizi Energetici)
  • Eventuale connessione con ENEL/Distribuzione

Sono disponibili anche incentivi fiscali come:

  • Detrazione del 50% con bonus ristrutturazioni
  • IVA agevolata al 10%
  • Superbonus 90% o 70% in determinate condizioni

5. Costi e ritorno economico

Un impianto da 3 kWp può costare tra i 4.000 e i 6.000 euro, mentre l’aggiunta di un sistema di accumulo da 5 kWh può far salire il costo a 8.000–11.000 euro totali.

Il ritorno dell’investimento (ROI) medio è di circa 7-10 anni, ma può ridursi con l’aumento dei costi dell’energia e la presenza di incentivi.

6. Manutenzione e durata

Gli impianti fotovoltaici richiedono pochissima manutenzione, ma è consigliabile:

  • Pulizia dei pannelli 1–2 volte l’anno
  • Verifica dell’inverter e della batteria ogni 2–3 anni

La durata media è:

  • Pannelli: 25–30 anni
  • Inverter: 10–15 anni
  • Batterie: 10–15 anni (con cicli di carica/scarica ben gestiti)

7. È sempre conveniente?

Sì, nella maggior parte dei casi. Tuttavia, la convenienza dipende da:

  • Consumo medio annuo (più si consuma, più si risparmia)
  • Disponibilità di spazio sul tetto
  • Presenza di ombreggiamenti
  • Tariffe energetiche applicate dal gestore

Un impianto risulta molto conveniente per le famiglie con alti consumi giornalieri, che usano elettrodomestici e tecnologie moderne.

Conclusione

Il fotovoltaico con accumulo rappresenta oggi una delle soluzioni più intelligenti e sostenibili per produrre energia pulita, abbattere i costi in bolletta e contribuire alla transizione ecologica. Grazie alla tecnologia sempre più efficiente e al supporto degli incentivi, sta diventando una scelta accessibile e vantaggiosa per un numero crescente di famiglie e imprese.


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